Criminalità in Italia: cosa dicono i numeri sui furti

L'Italia è un paese ad alto rischio di crimini? Difficile rispondere. Se andiamo ad analizzare le fonti ufficiali, i crimini non mancano di certo, ma il trend sembra in miglioramento rispetto al passato più recente (ovvero da quando esistono statistiche affidabili). La valutazione è ancora più complessa se consideriamo che la parola crimine può essere declinata in numerose varianti, dai crimini più efferati, come gli omicidi, a quelli più comuni, come i furti in casa. Il quadro dunque è articolato e per essere fotografato a dovere è necessario prendere in esame più fattori in stretto rapporto fra loro. Scopo di questo articolo è fornire una panoramica aggiornata sulla base dell'effettivo numero di denunce registrate negli ultimi anni. Le fonti principali da cui abbiamo attinto sono il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Ministero dell'interno, e l'Istituto Nazionale di Statistica, i quali ogni anno diffondono una serie di statistiche dettagliate, dalle statistiche sulle rapine in Italia alle statistiche sui furti in casa. Vediamo dunque qual è la situazione attuale rispetto al passato.

Milano, Rimini e Firenze: le città con più crimini

L'Italia è un paese variegato, in cui convivono città piccole e metropoli di milioni di abitanti, a volte a poca distanza fra loro. Ogni agglomerato urbano è vittima di crimini peculiari, che possono cambiare di molto le classifiche. Per parlare dell'argomento crimine con cognizione di causa, dunque, è opportuno fornire innanzitutto un elenco dei principali reati denunciati nelle 106 province incluse nella lista (la quasi totalità delle province italiane). Tali reati si dividono in 18 tipologie di crimine.

  • Omicidi volontari consumati (differente dal tentato omicidio)
  • Infanticidi
  • Tentati omicidi
  • Furti con strappo
  • Furti con destrezza
  • Furti nelle abitazioni
  • Furti in esercizi commerciali
  • Furti di autovetture
  • Rapine
  • Estorsioni
  • Usura
  • Associazione per delinquere
  • Associazione di stampo mafioso
  • Riciclaggio e impiego di denaro
  • Truffe e frodi informatiche
  • Incendi
  • Stupefacenti
  • Violenze sessuali

Se calcoliamo il numero totale di crimini in rapporto agli abitanti, scopriremo che la città più criminosa è Milano (7.017 denunce ogni 100.000 abitanti), seguita da Rimini (6.430 denunce ogni 100.000 abitanti) e da Firenze (6.252 denunce). Al quarto posto Bologna con 6.233 denunce ogni 100.000 abitanti. Selezionando un reato particolare, la classifica può tuttavia mutare notevolmente. Al primo posto per omicidi volontari portati a termine, ad esempio, troviamo Vibo Valentia (6,2 ogni 100.000 abitanti), mentre per quanto riguarda i furti con strappo (il classico scippo della borsetta) il primato va a Napoli (77,8 ogni 100.000 abitanti). Per i furti in abitazioni il primato è invece di Asti, con una media di 655 denunce ogni 100.000 abitanti. E ancora, le rapine sono più frequenti a Napoli (157,5 denunce ogni 100.000 abitanti), le truffe e frodi informatiche si verificano più spesso a Trieste (577,4 ogni 100.000 abitanti), e così via. Sembra proprio che ogni città sia specializzata in qualche tipo di reato, ma è chiaro che è difficile trarre conclusioni perché tra i fattori in gioco ci sono anche l'omertà dei cittadini nel denunciare determinate tipologie di crimine, l'efficienza dei sistemi di allarme impiegati, la capillarità delle forze di polizia e delle forze dell'ordine in generale sul territorio… Ogni conclusione, dunque, dovrebbe essere sempre contestualizzata alla situazione locale.

Il trend di omicidi, furti e rapine dal 2012 al 2018

Per comprendere meglio lo scenario della criminalità in Italia, possiamo fare un passo avanti ulteriore e dare uno sguardo al trend di reati dal 2012 al 2018. Al netto di quanto viene diffuso attraverso i mass media, come è cambiato in questo lasso di tempo il crimine? Potrebbe sorprendere scoprire che i dati parlano di una diminuzione per tutti e tre i maggiori reati, ovvero omicidi, furti e rapine. Nella fattispecie:

  • Gli omicidi sono scesi da 555 nel 2012 a 319 nel 2018
  • I furti sono scesi da 1.477.000 circa nel 2012 a 1.189.000 nel 2018
  • Le rapine sono scese da 41.281 nel 2012 a 28.390 nel 2018

Passi avanti da non sottovalutare, che lasciano sperare in un futuro, ulteriore miglioramento delle condizioni di sicurezza in Italia, a Nord come al Centro, nel Sud come sulle Isole maggiori.

Le forze di polizia e i carabinieri elaborano mappe di "geolocalizzazione" dei furti con scasso per identificare le zone più colpite in Italia. Qual è la situazione nelle grandi città come Milano o Roma? I furti con scasso negli alloggi si verificano principalmente nel centro città. Una buona ragione per dotare la vostra casa di un sistema antintrusione.

I dati ISTAT dal 2008 al 2017 sulla percentuale di crimini

I dati esposti finora, presi in prestito – lo ricordiamo – dalle statistiche del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Ministero dell'interno, rappresentano solo uno dei tanti punti di osservazione. Una seconda importante e autorevole fonte, vale a dire l'ISTAT, sembra confermare alcuni trend e smentirne altri. Qui il periodo considerato va dal 2008 al 2017, e i risultati sono solo in parte sovrapponibili a quelli del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica, infatti, gli omicidi volontari sono diminuiti dello 0,2 %, mentre i furti, al contrario di quanto riporta il Dipartimento, sono aumentati di ben il 63 %. Anche le rapine sembrano aumentate, seppure di poco (2,9 %). A essere concorde è in ogni caso il trend globale, che nel complesso vede una riduzione dei crimini del 22,7 %.

Il bilancio finale sulla criminalità in Italia

Trarre un bilancio non è facile, perché il mondo contemporaneo cambia alla velocità della luce, e la sola evoluzione delle tecnologie informatiche, giusto per citare un ambito tra i più significativi, rende obsolete alcune forme di crimine portandone alla luce altre prima sconosciute. Non è detto quindi che un domani emergano reati fino ad oggi mai nemmeno esistiti. Il cittadino e in particolare il proprietario di un immobile è tenuto a seguire i trend e adottare le giuste contromisure: abbassare la guardia potrebbe esporre a pericoli di cui si ignorava la portata, depistati da canali di informazione che spesso pongono l'accento su falsi rischi. Meglio sempre confrontare più fonti e più statistiche, come abbiamo visto dal paragone tra quanto affermato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza e dall'ISTAT. Per il resto, la prevenzione rimane e rimarrà in eterno la prima e più efficace arma di difesa, quantomeno contro alcune tipologie di reato come i furti e le rapine in casa, ma anche gli incendi e i tentati omicidi.

Esiste un modo per provare un furto senza effrazione e beneficiare di una assicurazione sulla casa: un sistema di videosorveglianza in grado di registrare immagini e rilevare movimenti. Ancora più efficace? La nostra Videocamera Interna Intelligente è dotata della technologia di riconoscimento facciale. Questa tecnologia distingue tra volti noti e intrusi e dà automaticamente l'allarme in caso di intrusione.