Come scegliere un rilevatore di fumo?

Il rilevatore di fumo è l’elemento alla base di un impianto antincendio: questo dispositivo dalle dimensioni compatte fornisce un importantissimo avvertimento preventivo circa la presenza di fumo e gas. È quindi utilizzato per segnalare un probabile o imminente incendio, grazie al sensore di cui è dotato, svolgendo una funzione di vitale importanza all’interno del sistema antincendio per la casa e non solo. Talvolta il rilevatore di fumo si trova in commercio come prodotto autonomo, ovvero separato dall’impianto di allarme antincendio stesso. In Italia non vige un vero e proprio obbligo o decreto normativo che renda vincolante l’installazione di un rilevatore di fumo all’interno di case o appartamenti privati. Non esiste infatti ancora un metodo omogeneo di diffusione delle norme di prevenzione incendi nei locali pubblici e non ci sono vincoli nemmeno a livello di abitazioni private. Spetta al proprietario della struttura decidere se prevedere l’intero impianto antincendio oppure se e quali sensori o rilevatori del fumo adottare. Ci sono infatti diversi tipi di rilevatori di fumo, che si adattano all’edificio in cui vengono installati e alla predisposizione tecnica o tecnologica dell’ambiente. Quale tipo di rivelatore acquistare allora? In questo articolo troverai le risposte che cerchi e i criteri da adottare nella scelta.

Rilevatore di fumo: i criteri essenziali

Il rilevatore di fumo è un dispositivo sensibile alle particelle che vengono prodotte in fase di combustione. Agendo in modo autonomo risulta molto utile per bloccare perdite di gas e prevenire gli incendi in casa. È un prodotto di sicurezza economicamente accessibile e viene venduto da diversi rivenditori specializzati, ma recentemente è disponibile anche in molti negozi online. I rilevatori in commercio, però, non sono tutti uguali e si differenziano per modelli, prestazioni e raggio d’azione, a seconda della fascia di prezzo e della tecnologia impiegata per realizzarli. Per scegliere il prodotto migliore ci sono però criteri base che devono essere soddisfatti:

  • Il rilevatore deve avere la marcatura CE e lo standard NF
  • La durata di vita del rilevatore e, nello specifico, della batteria che lo compone, deve essere indicata nero su bianco (solitamente non deve eccedere i 10 anni)
  • L'allarme antincendio, integrato nel rivelatore, deve avere una potenza di livello acustico, percepito da chi occupa l’edificio, compreso tra 65dB(A) e 120 dB(A). In media questo allarme acustico si attesta attorno agli 85 decibel.
    Alcuni accessori e componenti aggiuntivi possono includere luci stroboscopiche o allarmi a vibrazione-pad per coloro che hanno sordità o problemi di udito, o ancora sensori per il rilevamento specifico del monossido di carbonio.

Il Rilevatore di Fumo Intelligente Netatmo è un rilevatore fotoelettrico (ottico) di fumo che migliora la sicurezza della tua casa. Quando scoppia un incendio, il Rilevatore di Fumo Intelligente Netatmo invia notifiche in tempo reale direttamente sul tuo smartphone. In tal modo, puoi intervenire anche quando non sei in casa.

A cosa serve il rivelatore autonomo di fumo?

A cosa serve, in poche parole un rilevatore di fumo? E perché è indispensabile? Al di là delle certificazioni (vedi la nota DAAF) un rilevatore di fumo non è altro che una scatola, ovvero un dispositivo in grado di rilevare la presenza di fumo nell'aria e, nello specifico, di percepire le particelle che vengono prodotte in fase di combustione, cioè quando si sta per sviluppare un incendio. La capacità di percepire il fumo è data dal sensore antincendio specifico che lo compone e che capta le particelle di fumo nell’aria. Una volta che il rilevamento viene attivato, scatta l'allarme sonoro antincendio, integrato nel rilevatore stesso, che avverte così gli occupanti dell’edificio di un rischio di incendio. In molti casi i rilevatori più avanzati hanno sensori in grado di percepire e monitorare la temperatura nella stanza e la presenza di monossido di carbonio. Il rilevatore di fumo viene definito esso stesso come un vero e proprio “allarme”, in quanto funziona da allarme acustico autonomo. Non essendo legato a un impianto antincendio più complesso o alla rete elettrica, il rilevatore agisce autonomamente, alimentato solo attraverso la batteria. Il corretto funzionamento del dispositivo e la sua autonomia sono di vitale importanza per garantire la sicurezza nell'abitazione. Un altro fattore da non tralasciare, però, è anche la quantità di dispositivi da installare: il numero di rilevatori presenti e necessari all’interno dell’abitazione dovrà quindi essere stimato in base alla superficie di interesse.

7 criteri per scegliere il tuo rilevatore di fumo

Per non sbagliare nell'acquisto del rilevatore di fumo migliore, ti consigliamo di seguire con attenzione questi 7 criteri:

  • L'alimentazione del rilevatore

I rilevatori di fumo sono solitamente alimentati da batterie al litio che hanno lunga durata. È proprio la batteria stessa che permette ai rilevatore di essere autonomo e di non dipendere da nessun collegamento alla rete elettrica di casa. Quindi è necessario far sì che il dispositivo sia sempre carico affinché il rilevatore funzioni correttamente. Alcuni rilevatori hanno il vantaggio di segnalare quando la batteria si sta scaricando tramite un segnale acustico o luminoso, mentre i più evoluti sono dotati di due o più batterie per sopperire al fabbisogno energetico qualora la batteria primaria si scarichi o smetta di funzionare.

  • La vita del rilevatore

Un rilevatore, per quanto durevole, non può e non deve essere “eterno”. Il rilevatore di fumo è un prodotto che non dovrebbe essere utilizzato per più di 10 anni (un po' come le cinture di sicurezza dell'auto o i caschi delle moto). Alcuni produttori offrono, per esempio, dei rivelatori con una durata di vita più breve di 1, 2, 3, 5 o 7 anni.

  • L'installazione del rilevatore

L’installazione del rilevatore offre grandi vantaggi in termini di praticità: l'apparecchio, date le dimensioni compatte, può semplicemente essere avvitato o incollato al soffitto o alla parete, senza bisogno di manodopera specializzata o complicate operazioni di installazione. Inoltre, a a meno che tu non abbia intenzione di installare un vero e proprio sistema antincendio, non è necessario prevedere alcun impianto. Da ultimo bisogna aggiungere che i rilevatori possono agire tramite connessione wireless, quindi senza l’impiccio dei cablaggi per tutta la casa.

  • La funzione di silenzio

Nel caso di un falso allarme o di un incendio controllato puoi usufruire della funzione di silenziamento. Questa ti permette di fermare da solo l'allarme antincendio del rivelatore. Nel caso, però, in cui la presenza di fumo persista e quindi aumenti la probabilità che l’incendio si propaghi, l'allarme riprende automaticamente dopo circa quindici minuti, come misura di sicurezza.

  • Il design

Anche l’occhio vuole la sua parte, per questo puoi trovare in commercio diversi tipi di rilevatori di fumo, dal punto di vista della forma e del colore: alloggiamento rotondo o quadrato, bianco o nero… ce n’è per tutti i gusti. Sta a te scegliere quello che preferisci!

  • Rilevatori collegati

Recentemente, molti rilevatori “intelligenti” si collegano in modalità wireless alla rete WiFi di casa, per avvisarti in caso di allarme o presenza di fumo, direttamente sul tuo smartphone!

Grazie alla durata decennale della batteria del Rilevatore di Fumo Intelligente Netatmo, puoi finalmente dormire tranquillo senza più preoccuparti delle batterie. Il Rilevatore di Fumo Intelligente monitora costantemente la sua batteria, i sensori di rilevamento di fumo e la connessione Wi-Fi e invia immediatamente un avviso sul tuo smartphone se si verifica un problema relativo a uno di questi tre elementi.